Timoteo Sceverti - Oltre l'acqua - page 14

14
LITORALI DI LUCE
SCEVERTI
T I M O T E O
di
ELISA MORI
T
ra le meravigliose spiagge dell’Adriatico e il baci-
no idrografico del Garda si muove l’arte di
Timoteo Sceverti che sbarca, per la prima volta,
con una personale, nei suggestivi spazi della
Galleria Civica Gian Battista Bosio a Desenzano.
L’esposizione offre l’opportunità di poter apprezzare le ricer-
che condotte dal pittore marchigiano circa l’unione di quat-
tro elementi: il lago, il mare, il vento e la vela. Le componen-
ti naturali e le attività dell’uomo si fondono in rappresenta-
zioni che generano una nuova interpretazione, quella
impressionistica.
Nelle opere in mostra, molte delle quali inedite, l’artista
gioca con uno degli elementi costituenti dell’ecosistema:
l’acqua. Essa si traduce nei dipinti di Sceverti, ora attraver-
so l’infrangersi delle onde marine ora attraverso la quiete
degli specchi lacustri. L’acqua è quell’elemento che separa
idealmente ma unisce tutti quei popoli che abitano tanto le
località rivierasche, quanto quelle che lambiscono i confini
dei laghi.
All’acqua si accompagna spesso il vento che soffiando sulla
superficie della stessa la increspa e ne favorisce il riflettersi
della luce, in un gioco di cromie cangianti. Superfici solcate
da vele immateriali che sospinte dalla brezza sembrano dan-
zare al ritmo di una musica misteriosa: quella scandita dalla
Natura.
La pratica del fare l’arte per Sceverti, si manifesta dando
libero sfogo alla sua vena creativa, trovando la più profonda
ispirazione nella Natura e nelle sue multiformi declinazioni.
Tavole, talvolta singole talvolta accostate, orizzontali, verti-
cali o quadrate, formano tante emozionanti visioni costruite
attraverso la sovrapposizione di differenti nuances che
danno vita ad immagini eteree e galleggianti.
Cieli, fiori, animali ma soprattutto l’acqua - quella del mare
della Riviera delle Palme, sua terra di origine, così come del
Mediterraneo o del Mar dei Caraibi, cui si aggiunge nella
produzione più recente quella dei paesaggi lacustri - che con
le sue distese infinite pervade ogni angolo delle superfici
dipinte da Timoteo, trasmettendo all’occhio dello spettatore
quelle sensazioni che hanno impressionato l’artista.
Dalla figurazione, della quale dà prova in un piccolo nucleo
di opere esposte, in cui trionfano sinuose naiadi colorate,
quasi fossero delle moderne ninfe dalle folte chiome e dalle
forme avvolgenti, al progressivo abbandono dell’immagine,
Timoteo privilegia un linguaggio semplice, grafico, in bilico
tra l’astrazione e l’informale, nel quale spesse e dense colate
di colore si impadroniscono del supporto in un trionfo di
cromie trasparenti e iridescenti.
Dall’accostamento di innumerevoli sfumature sembrano
emergere prepotentemente visioni floreali immaginifiche, in
cui si alternano ciclamini, glicini, orchidee o gigli bianchi
simboli di sensualità, eleganza, purezza o fertilità.
Si svela, nello spazio espositivo di Desenzano del Garda,
quell’intimo dialogo che intercorre tra il pittore e la Natura,
cercando di veicolare a colui che si imbatte nell’opera di
1...,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13 15,16,17,18,19,20,21,22,23,24,...54
Powered by FlippingBook