Timoteo Sceverti - La contea dei ciliegi - page 12

L’intento di Sceverti è di aprire una finestra su quest’altro
mondo, che poi è il nostro, e permettere all’io di superare i
suoi limiti e dilatarsi sino all’infinito.
La poetica del ciclo pittorico realizzato per la “Contea dei
Ciliegi” si fonda sulle sensazioni sinestetiche di gusto ro-
mantico che la Natura trasmette dall’apparato sensoriale
alle più intime pieghe della nostra anima.
I suoi componimenti artistici, gli “orizzonti” o le visioni pae-
saggistiche non rappresentano fedelmente il “vero” ambien-
tale ma sono il risultato, la trasposizione, il rapimento di un
istante dello spirito del pittore.
Sceverti non agisce come cronista della realtà, ma dona alla
sua tavola l’esperienza della Natura attraverso un nuovo sil-
labario composto da personali geroglifici, coniati dalle im-
pressioni di una lente di rifrazione che è la sua più profonda
intimità.
Ampie campiture, vibrazioni di colore, pennellate delicate o
colpi cromatici improvvisi diventano il suo alfabeto.
Il valore aggiunto che ha l’arte di Timoteo Sceverti è di espri-
mere armonia tra il naturale e il sentimento, realizzando un
“cosmo lirico” costruito senza ostacoli tra sé e l’emozione e,
conseguentemente, tra l’emozione e l’osservatore.
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